Rosso, bianco o rosato, bere un buon vino fa bene e fa allegria

Rosso, bianco o rosato, bere un buon vino fa bene e fa allegria

Strumenti, accessori e consigli del Sommelier .

Le tipologie di vino sono davvero moltissime, per tutti i palati e per ogni abbinamento. Coloro che non hanno dimestichezza cercano di seguire le regole basilari carpite qua e la, lette su qualche rivista o ascolate in televisione. Oggi c’è la possibilità di rivolgersi a una figura professionale preparata, che possa dare consigli validi sui vini: il Sommelier

Il Sommelier è l’esperto, il grande intenditore di vini, dei quali conosce le caratteristiche peculiari e gli abbinamenti con le pietanze. L’aspetto professionale nasce a seguito della grande passione per l’enogastronomia, per il buon cibo e per il bere bene. Passione che spesso viene approfondita con dei corsi di formazione.

Per diventare Sommelier occorre avere un’ampia conoscenza della vinificazione, dalla coltivazione dell’uva fino alla realizzazione del vino. Conoscere i territori, i luoghi geografici in cui viene coltivata la vite. Come si arriva alla creare gli spumanti, i vini speciali, i distillati. C’è uno studio interessante sulla fisiologia dei sensi, quindi saper riconoscere il gusto, osservare il colore, percepire la profumazione.

Infine c’è tutta la parte dedicata agli abbinamenti cibo-vino. E’ importante acquisire nozioni circa le pratiche alimentari, nonchè la metodologia di abbinamento.  Conoscere le varie tipologie di antipasti, primi, secondi di carne e pesce, i contorni di verdure, i dolci.

Sai cos’è il Tastevin? E’ lo strumento simbolo del sommelier. Si tratta di una sorta di coppetta, le cui dimensioni generalmente sono 8 cm di diamentro e 2 cm di profondità; è dotato di manico; è realizzato in argento. Internamente, in posizione centrale, c’è una protuberanza, chiamata “bolla di livello”, che indica la quantità giusta per la degustazione, non deve mai essere superata.

Il tastevin, solitamente, è portato appeso al collo del Sommelier, grazie ad una catenella. Non deve essere lavato con l’acqua, ma deve essere asciugato dopo ogni utilizzo.

Fra gli altri accessori e strumenti di lavoro traviamo: il cavatappi, il termomentro, il cestello, il decanter, i tappi con salvagoccia, il secchiello, la pinza e lo stopper.

Gli esperti suggeriscono che per apprezzare il buon vino è necessario servirli nei bicchieri giusti. Il bicchiere usato per la degustazione deve essere realizzato in vetro o in cristallo. Trasperente, sottile, assolutamente asciutto e pulito. Possiamo elencare brevemente i diversi modelli: il flute (per gli spumanti secchi), la coppa champagne (per gli spumanti dolci e vini aromatici), il cru (per i vini bianchi), il gran cru (per i vini rossi) e poi ci sono i bicchieri da cocktail, per le grappe e acqueviti, per i vini passiti e i liquorosi.

Per quanto riguarda l’abbinamento cibo-vino, viene proposto per apprezzare e qualificare maggiormente sia l’uno che l’altro, quindi non devono mai sovrastarsi reciprocamente. Gli esperti suggeriscono che il metodo di abbinamento si basa principalmente su due criteri: il contrasto e l’analogia.

Per approfondire visitare i siti: http://www.vinoinrete.it/  http://www.fisar.org/  http://www.aisitalia.it/

[Fonte testo: http://www.vinoinrete.it/ ]

[Fonte immagine: http://www.brickandbottle.com/]

 

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